La Corte di Arenaro


Nel 1926 la grande tenuta di Torre in Pietra, di proprietà dei conti Albertini e Carandini, iniziava i suoi ambiziosi progetti di bonifica. Lʼaspettava un territorio da canalizzare, dissodare, da seminare e su cui costruire cascine, stalle e casali dove accogliere i nuovi pionieri che avrebbero popolato quelle stesse colline che videro il fiorire della cultura etrusca e romana.

Il progetto iniziale di Busiri Vici fu poi ampliato dallʼopera di Pierluigi Nervi che diede vita ad una sala originalissima, nella forma, nelle dimensioni e nei volumi, di oltre 600 mq, adibita inizialmente ad officina meccanica di riparazione dei trattori aziendali. Dopo circa tre anni di lavori di ristrutturazione, durati dal 2000 al 2003, la struttura, rilevata dalla famiglia Scorsolini, è stata resa idonea per i suoi grandi spazi allʼorganizzazione di eventi ed è ora conosciuta con il nome di “La Corte di Arenaro”.

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